L’acqua è definita dura quando la concentrazione di calcio e magnesio o altri minerali è superiore alla media. La durezza dell’acqua perciò è data dalla concentrazione di questi elementi. In generale sono considerate acque dolci quelle la cui durezza varia dai 0 – 15 °F media fra i 15 – 25 °F dura oltre 25°F.
I problemi ,che l’utilizzo d’acqua dura provoca, sono generalmente legati alle incrostazioni e ai depositi calcarei, sono perciò coinvolti tubature, condutture, rubinetti ,elettrodomestici , impianti industriali, caldaie, boiler, pannelli solari. L’utilizzo di acqua addolcita permette di ridurre sensibilmente la quantità di detersivi e prodotti detergenti utilizzati.
Un addolcitore è una macchina in grado di scambiare, tramite apposite resine a scambio ionico, ioni di calcio e magnesio contenuti nell’acqua con ioni di sodio. L’acqua passando attraverso il letto di resine cede ad esse gli ioni di calcio (Ca2+) e quelli di magnesio (Mg2+) scambiandoli con ioni di Sodio. Periodicamente le resine hanno necessità di essere rigenerate con una soluzione satura di cloruro di sodio( sale ad uso alimentare) che automaticamente l’addolcitore aspira dal tino della salamoia. Tutte le fasi di rigenerazione dell’addolcitore avvengono generalmente in automatico ma possono essere avviate anche manualmente da un tecnico oppure dall’utente stesso.
Problemi relativi alla durezza dell'acqua
Alcuni dei maggiori problemi creati dalla durezza dell'acqua:
• Odori e sapori sgradevoli derivati da eccessi di cloro, ferro e muffe.
• Incrostazioni calcaree di tutte le tubature domestiche e delle serpentine degli elettrodomestici
• Migliore uso di saponi e detersivi: la durezza dell'acqua contrasta con l'azione dei tensioattivi contenuti nei detersivi e nei saponi, che in parte si sprecano per neutralizzare la durezza. Il calcare s'incrosta nelle fibre dei tessuti e nelle pareti delle stoviglie rendendole ruvide e di brutto aspetto. Inoltre la durata della biancheria si riduce di un terzo.
• Danni a sanitari e rubinetteria: la combinazione dei saponi e detergenti misti ad acqua con durezza elevata provocano depositi difficilmente eliminabili sulle superfici dei sanitari e delle rubinetterie, specialmente se di acciaio inossidabile.
• Riscaldamento e cottura: le incrostazioni impediscono una rapida diffusione del calore. I sali calcarei formano sugli alimenti una patina isolante che ne ritarda la cottura e ne altera il sapore e il colore.